Il principio di finalità del trattamento nel GDPR
Il principio di finalità del trattamento, introdotto dal GDPR, assume particolare rilevanza in un'epoca sempre più caratterizzata da tecnologia e intelligenza artificiale.
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Il principio di finalità del trattamento, introdotto dal GDPR, assume particolare rilevanza in un'epoca sempre più caratterizzata da tecnologia e intelligenza artificiale.
La gestione delle password, da quelle aziendali a quelle della vita di tutti i giorni, sta diventando in questi anni un tema sempre più importante per quanto riguarda la sicurezza e la privacy dei dati.
Le ispezioni del Garante privacy, ancora sottovalutate da molte aziende, hanno lo scopo di verificare il rispetto delle norme sulla protezione dei dati personali.
Il diritto all'oblio permette agli individui di tutelare la propria immagine, richiedendo la cancellazione di contenuti, presenti online, che possono danneggiare fortemente la loro reputazione.
Nella trasformazione digitale in atto nelle aziende, l'utilizzo del cloud per caricare e archiviare i dati è ormai un elemento quasi scontato.
È un tema molto ampio e talvolta sottovalutato, ma tutelare la privacy dell'e-mail aziendale del lavoratore passa dalla consapevolezza di ciò che - per legge - è concesso fare al datore di lavoro (e al dipendente stesso) nell'utilizzo di questo strumento. E cosa invece no.
Con l'esplosione del digitale, oggi molte tipologie di reati vengono commessi proprio online, con l'obiettivo di rubare informazioni e dati personali degli utenti.
Il diritto alla portabilità dei dati, introdotto con l'articolo 20 del GDPR, permette agli interessati di ricevere i dati personali forniti a un titolare, e trasmetterli senza impedimenti a un altro titolare del trattamento.
Un'emergenza globale. È così che gli esperti di Clusit hanno definito la situazione legata alla sicurezza informatica mondiale, vista l'escalation di attacchi e i conseguenti danni economici registrati di recente.
Definire il periodo di conservazione dei dati personali (data retention) è uno degli adempimenti richiesti dal GDPR ed è fondamentale per tutelare i soggetti interessati.
Lo scorso 10 giugno il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto-legge che, tra le altre disposizioni, ha istituito l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN).
Il Garante per la protezione dei dati personali ha approvato le nuove linee guida su cookie e altri strumenti di tracciamento, che hanno tenuto conto anche della consultazione pubblica promossa alla fine del 2020.
In un anno caratterizzato dall'impatto dell'emergenza sanitaria legata al Covid-19, sono state diverse le sfide che hanno impegnato il Garante per la privacy nel corso del 2020.
Con l’evoluzione del digitale, il rischio di furti d'identità, nelle aziende e non solo, è aumentato in modo esponenziale.
Il Responsabile della protezione dei dati (RPD) o DPO (Data Protection Officer) è la figura che affianca il titolare e/o il responsabile del trattamento per le funzioni di supporto, controllo e prassi formative e informative sulle disposizioni previste dal GDPR.
In materia di trattamento dei dati personali, il principio di coerenza, previsto nel GDPR 2016/679, ha l'obiettivo di garantire maggiore adeguatezza e uniformità del regolamento, tra le Autorità di controllo dei diversi Paesi europei.
Il datore di lavoro può installare un sistema di videosorveglianza nelle sedi lavorative?
Sempre più spesso, imprese e organizzazioni sono vittime di attacchi ransomware che possono causare serie difficoltà al normale svolgersi delle attività aziendali.